Leggere favorisce lo sviluppo del linguaggio, potenzia la concentrazione e stimola la curiosità ed è importantissimo iniziare fin da piccolini.
Quando si apre un libro, si entra subito nella storia attraverso le parole e le immagini, ed è una delle esperienze più belle che un bambino possa fare.
Infatti, leggere apre la mente, stimola a fare domande e richiedere risposte, allena la fantasia e aiuta i più piccoli a costruire la propria identità.
Anche in questo caso i genitori hanno il ruolo fondamentale di accompagnare i propri figli ad intraprendere questo percorso soprattutto adesso che il digitale sta prendendo il sopravvento.
Perché leggere senza carta si perde la magia.
Tenere un libro tra le mani, toccare le pagine, sentire il profumo della carta ed immergersi nel racconto favorisce nel bambino lo sviluppo di un linguaggio più ricco, di un’immaginazione più creativa, qualità fondamentali che lo aiuteranno ad essere un adulto consapevole e ben integrato nella società. È fondamentale quindi mettere i bambini a contatto con la lettura fin da piccolissimi perché, purtroppo, senza carta l’incanto si perde.
La lettura su carta amplifica i sensi, infatti, la possibilità di toccare il libro, persino di ‘assaggiarlo’ e la lentezza nel leggere, permette di fermarsi o tornare indietro, dinamiche fondamentali per i bambini che non potrebbero sperimentare con una lettura digitale. Leggendo, ma anche ascoltando, il bambino abbandona sé stesso e pensa alle sensazioni che provano gli altri e questo è molto importante per lo sviluppo dell’empatia.
Nei primi 5 anni è molto importante condividere con loro momenti di lettura ad alta voce, perché saranno i primi fondamentali passi per insegnare le procedure per la lettura profonda.
Le implicazioni emotive di una lettura digitale comporta il rischio di portare il bambino ad una superficialità nella lettura perdendo molto più facilmente la concentrazione che comporta inoltre una riduzione nella percezione dei dettagli che vengono persi.
Qual è quindi il giusto compromesso?
I bambini da 0 a 5 anni non dovrebbero essere esposti agli schermi ma vietarli significa incentivarne il desiderio. A questa età il tablet e ogni altro dispositivo digitale dovrebbero essere considerati come un qualsiasi altro gioco o peluche.
Dopo i 5 anni si costruisce invece la vera sfida e lo schermo diventa qualcosa di più pedagogico.
L’ideale sarebbe quella di costruire un’infanzia che non sia divisa tra due strumenti di comunicazione, ma che sia ‘immersa’ nel meglio di entrambi. La lettura profonda si impara sulla carta ma può essere sperimentata anche sul video.
Siamo fiduciosi e speranzosi allora che le nuove generazioni sappiano ritrovare il tempo giusto per la lettura perché leggere, nella sua forma migliore, è un attimo di contemplazione e di resistenza alle distrazioni.
Questo è cioè che pensiamo noi di Dedye e che ci teniamo a consigliarvi.